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LA BUONA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO? PARTE DALLA RISTORAZIONE

Si è conclusa la prima edizione di “Ristorazione 4.0, la buona scuola è servita”, il progetto di alternanza scuola-lavoro promosso dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi in collaborazione con le principali aziende della web economy. 
• Lo scenario italiano dell’alternanza scuola-lavoro: secondo i dati del MIUR i progetti attivati a partire dal terzo anno di corso sono stati 76.246, per un totale di 6.000 istituti coinvolti.  
• L’uso della tecnologia nei pubblici esercizi italiani: solo il 40% dei ristoranti ha un sistema di gestione dei processi interni, mentre il 41% non ha un account social.  

La ristorazione come “terreno fertile” per prepararsi al mondo del lavoro, valorizzando nello stesso tempo le competenze dei millennial. Con questo spirito Fipe ha dato vita all’inizio del 2018 al progetto “Ristorazione 4.0, la buona scuola è servita”, i cui risultati sono stati presentati oggi a Firenze: l’atto conclusivo di un percorso durato 8 mesi che ha coinvolto oltre 90 ragazzi di quarta superiore dell’indirizzo SIA (Sistemi Informativi Aziendali) dell’Istituto Galilei del capoluogo toscano. L’incontro ha visto la presenza di un ricco parterre di ospiti tra i quali Aldo Mario Cursano, Vice Presidente vicario di Fipe, l’on.Gabriele Toccafondi, già sottosegretario al MIUR, il presidente del Consiglio Regionale di Toscana Eugenio Giani, Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze, e Stefano Gemmi, dirigente scolastico ISIS “G. Galilei”.
Quello promosso da Fipe è un programma di alternanza scuola lavoro ancora inedito in Italia, focalizzato su un reciproco scambio di competenze: gli studenti infatti non solo hanno avuto modo di mettersi alla prova nel mondo della ristorazione acquisendo molti “segreti” del mestiere, ma nel corso degli otto mesi di esperienza hanno potuto affiancare i gestori di bar e ristoranti aiutandoli a diventare sempre più digital e a gestire in modo più efficiente i loro canali di promozione, dal sito web ai sistemi di prenotazione on line.
“Quello di Firenze è un progetto pilota, che ci proponiamo di estendere sul territorio italiano, che inaugura un nuovo e più proficuo modello di alternanza scuola lavoro – dichiara Aldo Mario Cursano, Vice Presidente vicario di Fipe e Presidente della Confcommercio di Firenze -. Una “buona” alternanza che punta sullo scambio di attitudini, competenze ed esperienze tra studenti, imprese della ristorazione e protagonisti della web economy, un nuovo modo di “accompagnare” le giovani generazioni nel mondo del lavoro rendendole protagoniste e “motori” del cambiamento, tecnologico e culturale, che costituisce una delle presenti e future sfide per il mondo dei pubblici esercizi”.
Il programma di alternanza scuola lavoro, sviluppato da Fipe in collaborazione con TripAdvisor, TheFork, Axelero e Foodora e che ha visto anche la partecipazione di Google potrebbe presto essere riproposto in altre regioni italiane e favorire un upgrade degli attuali diplomi di istruzione tecnica superiore nei quali possano essere messe in luce le nuove competenze disciplinari, tecniche e trasversali acquisite attraverso il percorso di alternanza.
L’incontro di Firenze è anche un’occasione per fare il punto sull’uso della tecnologia nei pubblici esercizi e sul più recente scenario dell’alternanza scuola lavoro in Italia, anche alla luce di cambiamenti attesi che vedranno una riduzione del numero delle ore.
L’uso della tecnologia nei pubblici esercizi
Il pubblico esercizio risulta un settore forte sul prodotto (scelta e preparazione delle materie prime) ma molto debole sulla gestione, il marketing e l’innovazione, sia nel back office che nel front office. Solo il 40% delle imprese di ristorazione utilizza strumenti di gestione dei processi interni. Si tratta prevalentemente di applicazioni per la gestione delle comande (17%) o di soluzioni per la fatturazione elettronica (13%). Appena il 7% ricorre alle tecniche del cosiddetto menu engineering e il 6% ad applicazioni per la gestione on line delle prenotazioni.
Per quanto riguarda la tecnologia di relazione con il cliente risulta evidente come l’attività in cui i ristoratori risultino più digitali, sia quella che ha a che fare con le recensioni. L’81% legge le recensioni sui siti e il 27%, pochi per la verità, spinge i clienti a scrivere recensioni. Il 41% dei ristoranti non ha alcun account social.
L’alternanza scuola lavoro in Italia
Nell’anno scolastico 2016/17 sono state coinvolte circa 6.000 scuole. In particolare il totale dei percorsi in alternanza attivati a partire dal terzo anno di corso sono stati 76.246, per la maggior parte dei casi (88,1%) percorsi annuali. In base alla tipologia del percorso formativo, il 55% dei progetti viene attivato nei licei, il 30% negli istituti tecnici e il 15% negli istituti professionali. Gli studenti del secondo biennio del percorso di studi che in totale hanno svolto percorsi di alternanza scuola/lavoro sono stati 873.470, che salgono a 937.976 considerando anche quelli dell’ultimo anno di corso non ancora in obbligo, così suddivisi: 451.162 nei licei, 289.560 negli istituti tecnici e 197.254 negli istituti professionali. Il 43,2% dei progetti di alternanza scuola lavoro viene complessivamente portato avanti nelle imprese, percentuale che sale al 60,6% quando si tratta di istituti professionali.

Studenti del 3° e 4° anno in alternanza per tipologia di struttura e tipologia
di percorso formativo (per 100 studenti in alternanza)

imm 08 11 2018

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